Cammino di Santiago

Il Cammino di Santiago in inverno

da St Jean Pied de Port a Santiago di Compostela

Scelsi di intraprendere il mio viaggio a febbraio, durante il periodo di ferie in Brasile, dove vivevo in quel momento. Ero così insoddisfatto della mia vita che, se fosse finita lungo il Cammino di Santiago, non mi sarebbe importato.

Affrontare tratti coperti di neve e ghiaccio è stato un’esperienza  pericolosa.

Dal 16 febbraio al 19 marzo 2015, ho percorso il Cammino Francese, iniziando da Saint Jean Pied de Port. Non avevo idea di cosa mi aspettasse; non avevo previsto il dolore fisico che mi avrebbe accompagnato, né le voci assordanti del mio io interiore. Ho raccontato queste voci nel mio libro “Il Cammino di Santiago: la magia della verità”, quindi non ci ritornerò. Per quanto riguarda la preparazione, l’equipaggiamento e tutto ciò che c’è da sapere per affrontare il Cammino Francese in inverno senza dover sopportare il dolore che mi ha accompagnato, farò del mio meglio per spiegarlo in queste pagine, sperando possano essere utili a qualcuno.

Un’adeguata preparazione fisica diventa ancora più importante in inverno, a causa dello zaino più pesante dovuto all’abbigliamento extra, alle scarpe e ai capi di vestiario che si indossano; tutto pesa di più rispetto a un Cammino intrapreso in altre stagioni.

La scelta dell’equipaggiamento e dell’abbigliamento è fondamentale: conoscere cosa portare può fare la differenza dopo aver percorso tanti chilometri.

Dovrei scegliere percorsi alternativi o restare sul cammino tradizionale, nonostante il rischio di smarrirmi o ferirmi?

Quali albergues sono aperti durante l’inverno? Sono tutti riscaldati?

 

“Alcuni tratti innevati e ghiacciati possono essere davvero pericolosi”

 

“Saper cosa portare e indossare può fare molta differenza dopo tanti chilometri”

Come prepararsi fisicamente per fare il Cammino di Santiago in inverno

Per affrontare il Cammino di Santiago durante l’inverno, è importante prepararsi fisicamente con esercizi mirati che rafforzino i muscoli inferiori: tibiali e gastrocnemi (polpacci), oltre che i muscoli superiori delle gambe. Avere muscoli forti in queste aree può aiutare a prevenire infiammazioni ai tendini che potrebbero compromettere l’intero viaggio.

Camminare quotidianamente per 25-30 chilometri, talvolta nella neve fresca o spesso nel fango, comporta uno sforzo che può rivelarsi eccessivo anche per i podisti più allenati. Per questo motivo, è fondamentale avere muscoli allenati e rafforzati attraverso esercizi appropriati. Insisto particolarmente sull’importanza di rafforzare i muscoli tibiali e gastrocnemi, che solitamente sono meno allenati ma tra i più sollecitati durante il Cammino di Santiago in inverno.

Per quanto riguarda la parte superiore del corpo, consiglio di rafforzare gli addominali. È probabile che le spalle risentano del peso dello zaino nei primi giorni, ma con il tempo ci si abitua e il dolore svanisce. Sconsiglio di fare lunghe camminate come allenamento; è meglio correre e fare esercizi con pesi per le gambe. Consiglio vivamente di iniziare un serio regime di allenamento almeno tre mesi prima del viaggio.

 

Attrezzatura e abbigliamento

La parola chiave per affrontare il Cammino di Santiago durante l’inverno è “traspirante”. Non acquistate abbigliamento e scarpe che non garantiscano questa caratteristica, potreste pentirvene seriamente. A causa dello sforzo fisico continuo, è inevitabile sudare e restare per lungo tempo con abiti bagnati a basse temperature non è certo la scelta migliore.

Consiglio di optare per magliette tecniche a maniche lunghe adatte per temperature tra i 5 e i 10 gradi, un pile da indossare al mattino quando si inizia a camminare e una giacca tecnica anch’essa pensata per temperature tra i 5 e i 10 gradi. Scegliete guanti leggeri e calzini tecnici da mezza stagione; se fossero troppo pesanti, farebbero sudare il piede e la pelle umida potrebbe favorire la formazione di vesciche.

L’obiettivo è rimanere caldi ma asciutti. Ricordatevi che camminando vi riscalderete e per questo non avrete bisogno di indumenti particolarmente pesanti. Quando vi fermerete, entrerete in luoghi di ristoro che saranno riscaldati.

 

CONSIGLIO

Vi consiglio di portare con voi due tipi di scarpe: un paio di scarpe da trekking impermeabili e traspiranti, e un paio di scarpe da ginnastica comuni. Diverse tappe del cammino si sviluppano per molti chilometri sull’asfalto e percorrerli con scarpe dure e scarsamente ammortizzate, come quelle da trekking, potrebbe essere dannoso per i vostri piedi. Come ho già menzionato, lo zaino per il cammino invernale avrà un peso considerevole, ma aggiungere 400-500 grammi per un secondo paio di scarpe da tennis sarà un investimento ben speso.

Assicuratevi che lo zaino sia sufficientemente capiente e dotato di una copertura impermeabile. Questa può essere acquistata anche separatamente, nel caso in cui il vostro zaino non ne sia fornito. Ricordatevi di coprire lo zaino anche quando non piove: l’umidità invernale nei boschi è alta e potreste ritrovarvi con gli indumenti umidi se non lo proteggete adeguatamente.

Infine, portate con voi un sacco a pelo con una protezione termica inferiore a 10 gradi. Gli ostelli sono generalmente riscaldati, ma non sempre in maniera sufficiente.

E’ importante

 

È consigliabile avere con sé una cerata o un poncho, poiché, nonostante tutto l’abbigliamento che indosserete sia impermeabile e traspirante, in caso di forte pioggia una cerata sarà molto utile. Le ghette saranno indispensabili per proteggere le gambe e le scarpe da neve o fango. Vi suggerisco di portare un paio di pantaloni e una felpa in pile per indossare una volta arrivati all’albergue, oltre a ciabatte, sapone per lavare gli indumenti e tutto ciò che vi serve per l’igiene personale.

Per quanto riguarda gli indumenti, è importante avere almeno due ricambi per ogni pezzo. Non sempre troverete lavatrici o asciugatrici lungo il cammino e, senza asciugatrice, lavare i propri indumenti potrebbe non essere fattibile, poiché potrebbero non asciugarsi in tempo per il giorno successivo.

Riepilogo dell’abbigliamento necessario

 

  • Scarpe da trekking impermeabili e traspiranti 
  • Scarpe da tennis
  • Tre paia di calze da trekking traspiranti mediamente leggere
  • Un paio ghette 
  • Due paia di pantaloni lunghi da trekking traspiranti
  • Tre paia di mutande
  • Tre magliette tecniche 
  • Un pile traspirante 
  • Una giacca tecnica
  • Guanti leggeri 
  • Cappello di lana
  • Due pantaloni leggeri in pile per dormirci e stare in alberghe
  • Due felpe leggere in pile per dormirci e stare in albuergue
  • Prodotti per igiene intima
  • Due asciugamani in tessuto tecnico che si asciugano velocemente 
  • Ciabatte
  • Zaino 

 

Scegliere percorsi alternativi o rimanere lungo il cammino tradizionale anche quando il rischio di perdersi o farsi male è grande?

Percorrere il Cammino Francese in inverno può presentare dei rischi se non si presta la dovuta attenzione, ma può anche trasformarsi in una monotona marcia lungo le strade statali, priva dell’incanto e del fascino tipici del Cammino. Se decidete di intraprendere questa avventura invernale, è necessario possedere uno spirito avventuroso e un pizzico di audacia.

La prima tappa da Saint Jean Pied de Port a Roncisville differisce leggermente rispetto al percorso estivo, poiché si percorre la tratta più bassa e probabilmente incontrerete la neve solo verso la fine della tappa, salendo verso Roncisville. Ho dovuto percorrerne una parte sull’asfalto, su imposizione della polizia francese, ma da Roncisville a Santiago di Compostela ho sempre seguito il cammino originale, nonostante ciò implicasse l’assunzione di alcuni rischi.

È importante intraprendere il Cammino tenendo presente che potreste perdervi – la neve può infatti coprire le frecce gialle che indicano il percorso – o potreste scivolare e ritrovarvi in fondo a un burrone. Se non siete disposti a correre questi rischi, vi consiglio di pianificare il vostro Cammino in una stagione diversa.

 

Quali albuergues sono aperti? Hanno tutti il riscaldamento?

Durante la stagione invernale, gli ostelli lungo il Cammino Francese non sono molti. Pertanto, è fondamentale munirsi di guide aggiornate che indichino quali strutture sono aperte. Trovo molto utile la guida disponibile sul sito www.pellegrinibelluno.it.

Questa guida, oltre ad essere gratuita, viene costantemente aggiornata. Potete scaricarla in formato PDF o consultarla direttamente dal vostro smartphone, evitando così di dover portare con voi documenti cartacei che potrebbero bagnarsi. Ricordate, tutto ciò che metterete nelle tasche potrebbe bagnarsi a causa della vostra traspirazione. Quindi, vi consiglio di munirvi di sacchetti richiudibili, come quelli utilizzati per congelare gli alimenti.

Un vantaggio di percorrere il Cammino di Santiago in inverno è che gli ostelli aperti tendono ad avere sempre posti disponibili. Raramente, nel primo tratto fino a Leon, troverete più di 5-10 pellegrini in un ostello. Spesso, ho dormito in ostelli dove eravamo solo io e l’ospitante. Ho avuto l’esperienza di dormire senza riscaldamento, a una temperatura inferiore ai 0 gradi, solo a Zariquiegui, dove sconsiglio di fermarsi a pernottare in inverno.

Nella guida dei Pellegrini di Belluno, troverete anche i numeri di telefono di tutti gli ostelli. Vi suggerisco di contattarli la sera prima della vostra tappa.

 

A questo punto chiediti:

 

“Perché voglio fare il Cammino di Santiago in inverno?”

Se hai la risposta giusta allora, Buen Camino.

DUBBI?

Se hai delle domande o dei dubbi su come affrontare questa meravigliosa esperienza